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Il senior manager di Oracle assicura in un atto pubblico effettuato su Internet la sopravvivenza della versione aperta del sistema operativo creata da Sun Microsystems e che la nuova società continuerà a offrire supporto a questa iniziativa comunitaria. La prossima versione di OpenSolaris potrebbe essere rilasciata entro la fine del mese. |
Dopo mesi di incertezza in seguito all'annuncio di Oracle dell'acquisizione di Sun Microsystems, la situazione di OpenSolaris è stata finalmente chiarita. Alcune voci pessimiste scommettevano sull'annullamento del progetto, dato che Oracle non è un'azienda molto propensa a supportare il software libero *, mentre altri affermavano che il futuro del progetto era protetto dal contratto di compravendita firmato da Sun.
Al recente incontro annuale del progetto, tenutosi virtualmente tramite IRC (Internet Relay Chat) sul canale # opensolaris-meeting della rete FreeNode, Dan Roberts (Director of Product Management per Oracle ed ex dirigente Sun Microsystems) ha assicurato che Oracle lo farà continuare a fidarsi di questo progetto e che OpenSolaris continuerà ad essere un software gratuito. Tuttavia, ha anche spiegato che, come Sun, potrebbero esserci parti di alcune tecnologie che Oracle preferisce tenere chiuse. La società acquisita, infatti, non ha mai smesso di mescolare soluzioni aperte con altre proprietarie, quindi il nuovo Oracle erediterà questo modo di procedere.
Infatti, e come si può dedurre dalle parole di Roberts, Oracle investirà molto nella piattaforma software di Sun Microsystems, sia nella sua versione proprietaria (Solaris) che nella sua base libera (OpenSolaris), sia nell'hardware ereditato dal società acquisita, poiché continuerà a investire sforzi (anche più di Sun, secondo Roberts) sia nella versione x86 che in quella SPARC di questa piattaforma, da cui segue che verrà sviluppato anche l'hardware di Sun.
La prossima revisione di OpenSolaris, 2010.03, dovrebbe vedere la luce - come suggerisce il nome - per tutto questo mese, un punto che Roberts ha anche considerato sicuro.
Le dichiarazioni di Roberts sono state raccolte da vari giornali online dedicati alle nuove tecnologie.
* infatti, è conosciuta negli ambienti informatici come "l'altra Microsoft"
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